Le città invisibili (Italo Calvino)

TITOLO: Le città invisibili

AUTORE : Italo Calvino

ANNO : 1972

L’opera si compone della descrizione di 55 città, distribuite in 11 serie, ognuna delle quali ospita dunque 5 città. Il materiale è distribuito in nove capitoli, ognuno dei quali viene aperto e chiuso tramite il dialogo tra Marco Polo e il Gran Kan.

La struttura del libro può essere riassunta come segue

Il testo è estremamente complesso, quasi un poliedro. L’idea centrale è quella del rapporto dialettico, della tensione tra ‘razionalità geometrica’ e ‘groviglio dell’esistenza umana’.

Il romanzo rientra nella fase claviniana del labirinto, il processo creativo è inteso come un processo combinatorio.

Nella sua caoticità spaesante, la realtà contemporanea può essere rappresentata dall’emblema del labirinto, l’atteggiamento verso di esso, però, può essere duplice: l’accettazione supina oppure la reazione, la sfida al labirinto, per venirne a capo. La sfida a tale groviglio è proprio il compito della letteratura.

Senza un’accurata preparazione alla dialettica calviniana, il romanzo può apparire ostico e quasi fine a se stesso. È richiesto un po’ di sforzo e di pazienza prima di entrare nella ‘sinfonia’ calviniana, ma appena si entra nel ritmo e nella logica della narrazione, si inizia veramente ad apprezzare questo romanzo.

Voto 8

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