Khalil (Yasmina Khadra)

 

 

 

Immagine copertina

 

Titolo: Khalil

Autore: Yasmina Khadra

Anno: 2018

Come al solito mi preme fare un breve sunto bibliografico di questo grandissimo autore.

No, non ho sbagliato genere, infatti Yasmina Kadra altro non è che lo pseudonimo di Mohamed Moulessehoul, nato in Algeria nel 1956, lo scrittore è stato un ufficiale dell’esercito algerino (attualmente vive in Francia avendo abbandonato l’esercito) ed ha usato come pseudonimo il nome di sua moglie per evitare le censure militari. Attualmente vive in Francia.

Ma spostiamoci ora sul romanzo. Ambintato tra Belgio e Francia, il romanzo narra la storia di alcuni ragazzi di origine islamica. Provengono per lo più da famiglie molto povere e non sono minimamente integrati nella società, che anzi li tratta da reietti alimentando un circolo vizioso di odio reciproco.

In questo tessuto di chiara instabilità sociale si immette il proselitismo religioso da parte degli Imam, che ricercano in questi ragazzi perduti menti da plagiare a loro piacimento per generare soldati per la loro guerra.

Il romanzo è di una potenza indescrivibile, il ritmo è incessante e i risvolti sono molti. Filo conduttore è la denuncia, che avviene per bocca dell’inconsapevole protagonista, il giovane Khalil , di come in realtà il primo motivo di adesione alle idee estremiste islamiche è il malessere estraniante di questi ragazzi, a metà tra il loro paese d’origine, di cui non si sentono figli, e quello vero di nascita, che però sembra non volerli riconoscere.

Il libro è di una forza sconvolgente, la scrittura di Yasmina Khadra è ammaliante anche quando tratta temi così problematici. Dello stesso autore è L’attentatrice romanzo anch’esso molto bello.

10-

S.